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sottopiede
Il Sottopiede

Il sottopiede: che cos’è, a cosa serve e da quali materiali è composto

Decolleté dai tacchi vertiginosi, confortevoli mocassini o sneakers dal design avveniristico, le scarpe sono veri e propri oggetti del desiderio che completano un outfit esaltandolo. Le portiamo ogni giorno, eppure ignoriamo completamente come si costruiscono e quali sono le parti che le compongono.

In questo articolo ci concentreremo sul sottopiede, che rappresenta la componente fondamentale della scarpa.

Che cos’è un sottopiede?

Il sottopiede è uno dei componenti essenziali per una buona realizzazione della scarpa in quanto, insieme a tomaia e tacco, la sostiene. Infatti, deve essere perfetto perché su di esso viene montato il tacco il quale deve risultare esattamente perpendicolare alla forma e adattarsi con precisione millimetrica alle altre parti che costituiscono la scarpa. È per questo che le aziende si impegnano costantemente nella ricerca di nuovi materiali e di soluzioni tecnologiche che permettono di proporre al mercato prodotti dalle elevate prestazioni e con elevati standard di qualità, comfort e sicurezza.

A cosa serve un sottopiede?

Il sottopiede costituisce al tempo stesso l’architrave della struttura della scarpa e la base di appoggio del piede. Di conseguenza, deve assicurare caratteristiche tecniche di lavorabilità e garantire la buona riuscita della scarpa nel tempo per ricercare la soddisfazione del consumatore che si aspetterà: comfort, facilità di camminata e sicurezza d’uso.

Da quali materiali è composto il sottopiede?

Il sottopiede si compone di tre elementi e può essere realizzato in vari materiali:
  • La soletta: solitamente si prediligono materiali morbidi come il cuoio, la cellulosa o derivati dell’aloe, ottenuti dall’impasto di fibre naturali con sostanze leganti come il lattice e l’aggiunta o meno di resine. Questi materiali mantengono nel tempo caratteristiche di elasticità e morbidezza. Inoltre, devono garantire il cosiddetto “effetto memoria”, nonché essere antishock per riportare la suola della scarpa, durante la camminata, allo stato primitivo e ammortizzare il colpo senza interferire sulle ossa del piede.
  • La tallonetta: generalmente realizzata in cartone fibrato che si estende dal punto estremo del profilo del calcagno e, assottigliandosi, arriva all’imboccatura della superficie di appoggio della pianta. Il cartone fibrato si ottiene a partire da materiali cellulosici con l’aggiunta di carta e cartone da riciclo. Questi ultimi vengono opportunamente selezionati e lavorati fino a ottenere un impasto che, ulteriormente lavorato, consente di ottenere i tradizionali fogli di cartone generalmente di colore rosso o marrone. Tra le sue caratteristiche vi sono la rigidità e durezza, la resistenza allo sfogliamento, la stabilità dimensionale e una certa elasticità.
  • La lamina: in acciaio o cambriglione, serve a sostenere l’arco del piede. Si tratta di un lamierino di acciaio a cui è stata data, attraverso stampi e pressa, una cambratura, ovvero una particolare conformazione correlata all’altezza del tacco e combaciante con la linea di curvatura della forma.

Qual è la differenza tra sottopiede di costruzione (o di montaggio) e soletta estraibile?

Esistono diverse tipologie di sottopiede in relazione alle esigenze costruttive delle calzature. Il sottopiede di costruzione (o di montaggio) è utilizzato per la realizzazione di vari tipi di calzature, soprattutto quelle da donna con tacco applicato con chiodi e viti. Le sue caratteristiche variano in base all’altezza del tacco e al modello da realizzare ma, generalmente, riguardano:
  • la resistenza alle sollecitazioni e alle deformazioni;
  • la stabilità del punto di appoggio durante la camminata;
  • la capacità di assorbimento e de-assorbimento dell’umidità;
  • la capacità di tenere i chiodi;
  • la rigidità della parte posteriore e la flessibilità di quella anteriore del sottopiede.
Questa tipologia di sottopiede diventa ancora più importante nel momento in cui la moda impone tacchi alti o addirittura altissimi, con stelo sempre più fine e spazi utili per l’inchiodatura sempre più ristretti. In questi casi, la progettazione del sottopiede diventa ancor più complicata; non basta che questo combaci perfettamente alla forma, bensì sono necessari altri elementi che solo l’esperienza dei tecnici del solettificio possono garantire. La soletta estraibile, più comunemente chiamata “plantare” o “fussbett”, si usa generalmente all’interno della scarpa per assicurare comodità e comfort nella camminata, garantendo un elevato senso di benessere. I fussbett estraibili per calzature sono per lo più realizzati in schiuma di poliuretano espanso, un materiale che garantisce memoria, elasticità, comfort e traspirabilità nel tempo. Inoltre, poiché ultimamente vengono sempre di più ricercati prodotti di origine naturale, è aumentata la produzione di sottopiedi in sughero, lattice e in altri agglomerati speciali formati prevalentemente da fibre vegetali.